
apicoltura
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discussioni di apicoltura
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Fabrizio
Sesso:  Età: 55 Registrato: 29/10/08 07:52 Messaggi: 1008
Località: Dronero (CN) mt.622 slm.
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Citazione: | Ciao Alessandro “la pubblicità è l’anima del commercio”, questa è una verità ma quanta poi ne troviamo nei contenuti?
Apprezzo molto la tua sincerità, promettere o far credere che il proprio prodotto abbia delle caratteristiche specifiche, a mio parere alla fine non paga…………
Da quando abbiamo iniziato a parlare dell’Inseminazione Strumentale e quindi della Selezione per dare un Pedigree alle nostre regine, le inserzioni di vendita sono cambiate profondamente, basta andare a rileggere quelle delle vecchie riviste per rendersi conto del mutamento veloce che ha avuto.
Se tutto corrisponde alla realtà, io vorrei chiedere a tutti gli inserzionisti da quando sono diventati SELEZIONATORI VERI!
Mi piacerebbe molto sapere con quali metodi operano per avere i risultati che promettono…….
Spero che ci siano delle risposte giuste che con grande gioia possiamo dire finalmente che anche in Italia l’apicoltura sta facendo passi da gigante per recuperare la distanza che ci divide con l’apicoltura degli altri paesi.
Un saluto a tutti, Giancarlo |
Giancarlo , ho copiato/incollato il tuo post qui , per evitare di andare troppo off topic .
Quello che dici è condivisibile . Ora però sta a noi far partire un progetto serio . Se ne era parlato in primavera con molti di voi . Poi non se ne è fatto nulla causa stagione che incombeva . D'ora in avanti ci sarà più tempo per coordinare le idee e mettere in campo qualcosa di concreto . Anche perchè se andiamo avanti così, con la "massale in purezza" ( un ossimoro considerato il sistema di accoppiamento che hanno le api ) tra poco non ci sarà più niente da selezionare .
Io presumo di avere buoni ceppi di ligustica ( il meno inquinato che ho trovato ) . Non saranno purissimi e sicuramente messe sotto pressione mostrano i loro limiti ma è quanto ho recuperato e messo in sicurezza . Ora si tratta di lavorarci sopra e creare un prodotto che possa competere sotto tutti i punti di vista. Se lo facciamo in tanti e lavoriamo utilizzando la selezione parentale per linee possiamo sperare di poter fare un buon lavoro .
Io nel titolo ho scritto " ligustica" , ma non è detto che si possa fare anche con altro . Anzi , tra un po' sarà l'unica opzione possibile . |
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giancarlo50
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Località: Teramo Interessi: Apicoltura
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Ciao Fabrizio, grazie per aver aperto una discussione che ritengo molto importante, che può far nascere una nuova apicoltura del futuro.
Io la vedo così:
Se prendiamo un bicchiere di vino rosso pieno a metà e ne beviamo un sorso, poi per avere la stessa quantità vi riversiamo ogni volta dell’acqua, otteniamo che il vino prenderà un colore sempre più rosato fino a diventare trasparente come l’acqua che vi abbiamo reintrodotto.
Ecco questo è quello che sta succedendo in Italia per la Ligustica, per la Carnica nelle zone di presenza e dell’ape nera Sicula recuperata, per questo e anche per i motivi della biodiversità, dobbiamo farci carico di reintrodurre nel bicchiere non acqua ma del buon vino rosso.
Ho scritto del buon vino rosso non a caso ma proprio per definire che ci vuole del vino di qualità in modo da migliorare sempre il vino di partenza di quel bicchiere.
Rimango in attesa di sentire gli amici che sono di opinione diversa dalla mia per un confronto costruttivo.
Io sono un vecchio apicoltore e non un esperto in materia, ma vorrei che qualcuno che ne sappia molto di SELEZIONE, intervenisse per spiegarci non cos’è la selezione ma proprio come si fa, con quali criteri, con quali metodi, e soprattutto come si mette in pratica con parole semplici, al momento in letteratura ho solo trovato insegnamenti da Padre Adam.
Giancarlo |
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Fabrizio
Sesso:  Età: 55 Registrato: 29/10/08 07:52 Messaggi: 1008
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Ciao Giancarlo
basta guardare le esperienze di altri paesi , più avanti di noi nell'utilizzo di altre razze per capire dove stiamo andando e cosa ci aspetta . Io credo che o ci attrezziamo o saremo costretti a comprare le super-madri che arrivano dall'estero ( io ne ho già , seppure autoprodotte ) . E mi spiace , perchè vedo ancora interesse nella nostra ape . Però credo non si possa neanche far finta di niente .
Occorre partire . Io più che qualche esperto di selezione mi piacerebbe sentire un intervento di quanti sostengono che per la nostra ligustica basti la selezione massale " in purezza " . Mi piacerebbe capire come ritengono di potersi difendere dalle ibridazioni ( visto che io ci sono riuscito solo imparando a fare IS ) con la fecondazione naturale . Mi piacerebbe capire perchè non si trovano regine madri di ligustica. Mi piacerebbe comprendere perchè avere traccia degli incroci nelle regine madri sia ritenuto incongruo o addirittura puerile .
Se riusciremo ad essere un discreto numero qualcosa sarà possibile riuscire a fare , se prevarranno chiusura e sparate alla teleimbonitori allora la vedo molto dura . |
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giancarlo50
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Registrato: 14/09/12 12:35 Messaggi: 304
Località: Teramo Interessi: Apicoltura
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Fabrizio, siamo ancora nel periodo delle ferie, aspettiamo che altri facciano sentire la loro voce e dicano le loro proposte realizzabili senza gelosia come dimostrato negativamente in passato per regine dalle caratteristiche VSH o altro.
Auguriamoci che oltre il Piemonte e l’Abruzzo possano partecipare a questo gruppo almeno uno per ogni Regione per avere quella possibilità di scambio Regine Madri legate a territori diversi.
Giancarlo
Ciao Alessandro il Moltiplicatore, mi aspettavo un tuo messaggio di voler far parte a questo gruppo per la Liguria, come mai ancora non ti fai sentire?
Giancarlo |
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il moltiplicatore
Sesso:  Età: 59 Registrato: 23/04/12 19:40 Messaggi: 1778
Località: Diano Marina (IM) Interessi: Piante da frutta sub-tropicali, api
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Io avevo detto armiamoci e partite, anzi ne conosco 2 sopra Genova che andrebbero benissimo x la Liguria
Vogliono fare IS, sono giovani e forti, ci guadagnate rispetto ad avere me 
Ultima modifica di il moltiplicatore il Mer Ago 20, 2014 8:41 am, modificato 1 volta in totale |
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Anonymous
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credo che la selezione e il ritorno alla vera ligustica sia veramente qualcosa di improbabile se non ci saranno interventi legislativi che aiutino l'apicoltura in senso pratico, come ad esempio il divieto di comprare/importare regine da tutto il mondo...(servono regole ferree come in Australia e la infatti la varroa non c'è, noi siamo riusciti a portarla pure in sardegna) chi compra regine da una parte chi dall'altra e tutti gli sforzi dei slezionatori possono essere vani quando il vicino importa roba da chissà dove...e non tutti abbiamo la possibilità del grande Amodeo di tenere le api in un'isola... |
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il moltiplicatore
Sesso:  Età: 59 Registrato: 23/04/12 19:40 Messaggi: 1778
Località: Diano Marina (IM) Interessi: Piante da frutta sub-tropicali, api
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In Australia la varroa non c'è, ma per non essere da meno rispetto noi si sono fatti regalare il piccolo coleottero e api asiatiche aggressive che stanno cercando dl limitare / eradicare, quindi siamo messi meglio noi, almeno x ora, poi non so se la storia che hanno la ligustica Ligure in purezza sia vero o leggenda.
Anziché leggi basterebbe il buon senso, se uno fa una selezione talvolta quelli vicini dovrebbero essere avvantaggiati nel partecipare anche loro, solo che spesso c'è bsogno di regine quando nella propria zona non ci sono, o non c'è tanto ilconcetto del bene comune, del dare materialee genetico buona agli altri , ma tenerselo x se,cosa che porta a perderlo ..ecc ecc, poi c' è chi , anche associazioni che sta dicendo che ogni apicoltore deve farsi le sue regine, non so con che livello qualitativo di genetica.e con che purezza..ecc ecc.
Chi si fa le regine senza fare un lavoro un po' professionale, secondo me fa dei gran ibridoni, ma non come le buckfast, fatte con incrocio voluto e 2 associazioni, che sai quali secondo me non stanno favorendo la selezione di ligustica, ne di altra razza, ne di ibridi validi.
Ciao Giancarlo
Scherzi a parte, non dicevo niente xchè io non sono nella situazione di dire cosa fare e mi sembra che se viene deciso di fare una selezione quello va fatto, altrimenti è lo stesso discorso che se in una zona si fa una selezione e tutti la seguono è come essere su un' isola, se ogni uno fa quello che gli pare.....già è così, quindi inutile parlarne.
Però è vero che ci sono 2 vicino Genova che si sono interessati all' inseminazione. |
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giancarlo50
Sesso: 
Registrato: 14/09/12 12:35 Messaggi: 304
Località: Teramo Interessi: Apicoltura
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Ciao Alessandro, per me l’I.S. è solo uno strumento indispensabile per fare SELEZIONE che rimane l’obiettivo principale per un’apicoltura migliore, e questo lo dimostra la volontà di importare regine con caratteristiche ben definite.
Quello che vogliamo dire Fabrizio ed io è che in Italia per motivi legislativi e non sanitari non si può vietare l’introduzione di altre razze di api per la libera circolazione delle merci come suggerito dall’amico Apicosco, ma precisamente riteniamo che abbiamo tutti gli elementi per far tornare a essere concorrenziale la nostra Ligustica e per fare questo ci vogliono APICOLTORI che:
1) Hanno amore per la Ligustica.
2) Che credono nelle sue potenzialità (riconosciute in tutto il mondo).
3) Che abbiano la volontà di partecipare a un programma di ricerca degli ecotipi locali.
4) Che vogliono imparare come si seleziona.
5) Che abbiano molta pazienza per un lavoro che non finirà mai.
6) Che praticano la tecnica dell’Inseminazione Strumentale.
7) Essere a disposizione del gruppo per una crescita personale e per i fini del progetto.
Ecc.
Alla domanda: Perché gli apicoltori Italiani non credono più nella Ligustica?
Risposta: Beh lascio a voi tutti rispondere.
Un saluto Giancarlo |
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Anonymous
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il buon senso? in Italia?
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il moltiplicatore
Sesso:  Età: 59 Registrato: 23/04/12 19:40 Messaggi: 1778
Località: Diano Marina (IM) Interessi: Piante da frutta sub-tropicali, api
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il nostro ecotipo locale dipende soprattutto da cosa traslarviamo o compriamo, prima che iniziassimo sui fiori si vedeva di tutto api gialle, nere, tipo carnica, vie di mezzo ecc. adesso , cosa che ci ha notato anche un apicoltore sono più sul giallo
L' ecotipo che mi interessa è quello che ci comprano, sempre, tutte, da avere 50 o più, anche fino a 100, che quando chiedi come sono andate rispondono che sono super, impeccables, non ci chiedono se ligustica o non ligustica, ma queste, figlie di una madre vendutaci come Ligustica inseminata da Agata e fecondate qui con i fuchj che saranno per lo più ligustica, ma che non posso dire con certezza xchè non mi interessa verificarlo, non me ne fa niente, hanno così a occhio quelle che sono le caratteristiche della ligustica, , magari se poi andiamo a vedere gli indici cubitali o le nervature non so , ma chi ci compra le regine non se ne fa niente delle nervature, ecc, hanno bisogno che le api facciano miele, non muoiano, non sciamino, non siano aggressive, non si ammalino, che la regina non sia scura (se la regina è color cuoio è più facile da trovare, che non se scura)
Poi se si riesce a fare meglio va bene ma x me l'obbiettivo principale è quello descritto sopra, |
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Anonymous
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"hanno bisogno che le api facciano miele, non muoiano, non sciamino, non siano aggressive, non si ammalino, che la regina non sia scura (se la regina è color cuoio è più facile da trovare, che non se scura)"
la gente, i clienti, i nuovi apicoltori o anche i vecchi non aggiornati ecc....vanno tutti u pochino educati ed informati secondo me, così come il cliente che mi chiede di raccogliere in liguria il miele di eucalipto a febbraio....se nessuno gli dirà che in liguria l'eucalipto è già raro come pianta ma che soprattutto le api non fanno miele in inverno quel cliente sarà sempre convinto del fatto suo e magari si rivolgerà al suo venditore di fiducia che gli racconta favolette
la conoscenza è potere e se noi ne abbiamo in quanto custodi di un qualcosa di meraviglioso come l'ape (italiana o in generale) abbiamo il dovere di diffonderla
per l'aggressività secondo me è tutto un capitolo particolare...e ne ho le prove, api aggressive in un posto sono agnellini in un altro....bisogna che ognuno si tenga il proprio ecotipo senza cercarlo oltre...
l'unica volta che decisi di comprare due regine, non so se sia stata sfiga, ma mi capitò che entrmbe non arrivarono alla primavera successiva, mentre quelle create autoprodotte nel mio apiario se la sono sempre cavate alla grande
quello che manca secondo me è anche insegnare a fare regine e nuclei, ma soprattutto manca il cosa e come seleionare, ora non funziona più il selezionare la grande produzione e la poca propoli perchè se si vede a livello economico ho si prodotto molto miele, ma poi la famiglia non ha retto per qualsivoglia motivo e devo comprare il pross anno regina o famiglia nuova...e mi chiedo che senso abbia tutto questo....
c'è uno studio britannico dove è quasi assodato che le famiglie migliori (sia a livello produttivo che sanitario) sono quelle che producono tanta propoli che guarda caso è quella che da fastidio agli apicoltori durante le visite e quindi si scarta quella regina in favore di una gialla con poco propoli e che ti fa il canto della regina in tutta la scala armonica del pianoforte....ecc...ecc... 
Ultima modifica di Ospite il Mer Ago 20, 2014 10:07 pm, modificato 6 volte in totale |
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giancarlo50
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Alessandro non ti smentisci mai!
Il tuo punto di vista da moltiplicatore non fa una piega, ma vedi se saliamo di un gradino, poi le cose non stanno veramente come tu dici per la semplice ragione che ti sei rivolto a un allevatore selezionatore che ti ha fornito la materia prima che avevi bisogno.
Ecco Fabrizio ed io vogliamo conoscere, parlare e discutere di quel mondo, cercare di sapere attraverso coloro che prima di noi da tanti anni vi naviga e hanno trovato soluzioni giuste e strategie perseguibili per ottenere prodotti sempre migliori.
Quello che cerchiamo lo possiamo trovare in Italia?
Il nuovo allevatore della Nazionale di calcio Antonio Conte, adesso dopo la nomina dovrà formare la propria squadra per vincere i prossimi Europei e lo dovrà fare scegliendo i migliori giocatori Italiani, allora perché noi Apicoltori Italiani non facciamo lo stesso per la Ligustica?
Giancarlo |
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il moltiplicatore
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Località: Diano Marina (IM) Interessi: Piante da frutta sub-tropicali, api
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Citazione: |
Il tuo punto di vista da moltiplicatore non fa una piega,
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Ciao, credo che sia il punto di vista di chiunque qualsiasi cosa faccia se deve pagarsi le spese e viverci, anche facesse miele. Se sei in questa situazione non puoi fare un miele che piace solo a te e nessuno vuole, se vendi all' ingrosso dovrai fare un castagno puro perché l' ingrosso quello ti paga di più, se vendi al minuto, magari chi te lo compra preferisce un castano meno puro perchè meno amaro e quello dovrai fare.
Poi chiaramente cercherai di fare quello che ti piace, purche fattibile, mi piace fare regine, preferisco tipo ligustica che stiamo facendo, fosse pi igenica meglio, fosse VSH, sarebbe meglio, fosse più in purezza anche, ma comunque la decisione finale su cosa devo fare spetta a chi compra le regine, così come x chi fa miele spetta a chi gli compra miele, se poi volesse quello che io non voglio fare, semplicemente smetto.
Se faccio il moltiplicatore o il selezionatore devo comunque fare quello che venderò, Altrimenti tengo solo 2 arnie davanti casa e faccio quello che voglio.
Citazione: |
di raccogliere in liguria il miele di eucalipto a febbraio
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Forse lo chiede perché ha visto apicoltori liguri vendere il miele di eucalitto e magar hanno pure detto che lo producevano loro e non hanno visto noi vendere il miele di eucalitto innvasettato dalla Pieemonte MIele, con etichetta Piemonte MIele e il cartello scritto grosso prodotto nel Lazio.
[b][b]Non è che a usare regine non locali siano solo apicoltori inesperti, ma anzi molti di questi sono più esperti di me, te e non so quanti altri messi insieme.[/b][/b]Noi non abbiamo mai scartato regine perché facevano propoli, e scartata una nera rispetto a una gialla solo se a parità di altre caratteristiche, se selezionassimo e trovassimo una nera super la terremmo, o la daremmo ad altri in cambio di una gialla super, ma se selezioni ce ne sono tante gialle super e allora perché tenerla nera se i clienti la vogliono "super" e gialla?
@ Giancarlo Fabrizio e gli altri del gruppo.
Si continua a scrivere le solite cose dette e stradette, io non scrivo più, non xchè non mi interessa la cosa, ma perché quello che voglio fare lo sapete, ci sentiamo su skipe, mi dite cosa volete fare e se continuate ad aiutarci a farlo e se compatibile con la nostra attività noi lo facciamo. |
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giancarlo50
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Registrato: 14/09/12 12:35 Messaggi: 304
Località: Teramo Interessi: Apicoltura
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Ciao Alessandro, non stiamo dicendo le stesse cose stradette, stiamo cercando di voler conoscere e approfondire il mondo della selezione nella semplicità operativa e pratica, per questo ci vorrebbe un gruppo di lavoro formato da apicoltori che abitano dal nord al sud e isole comprese, il tutto applicato alla rivalutazione della Ligustica che come hai scritto anche tu preferisci.
Tu che ricavi reddito per la tua famiglia dalla vendita delle regine, hai perfettamente ragione nel dire che produci quello che il mercato richiede “offerta e richiesta”, quello che noi rileviamo è il fatto di come mai dai professionisti, tutti oggi vogliono gli ibridi.
Facendo una attenda analisi, possiamo affermare che negli ibridi si sono fissati per breve tempo dei buoni caratteri consoni agli apicoltori per le loro produzioni, mentre la Ligustica è rimasta quella di sempre, anzi cambiata solo nel colore sempre più giallo?
Se questa interpretazione è +/- giusta, allora cosa si deve fare se non tirare fuori anche per la Ligustica quei caratteri consoni che anche lei possiede con il vantaggio che li mantiene nel tempo.
Alessandro continua a partecipare, i tuoi consigli sono molto importanti, pareri diversi fanno crescere positivamente la discussione.
Giancarlo
Ultima modifica di giancarlo50 il Gio Ago 21, 2014 9:28 pm, modificato 1 volta in totale |
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Anonymous
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sto solo riportando quello che ho capito nella mia piccola esperienza ovvero che una regina nata in un territorio e ottima in quel territorio non rende o non vale se spostata da un'altra parte e viceversa...(anche a distanza di qualche km). quindi credo nell'ecotipo autoctono che si sviluppa e si radica nel tempo....
Infatti, se ogni apicoltore selezionasse, non dico in maniera professionale, ma attuando un minimo di criteri base per quattro cinque anni nel proprio apiario senza importare nulla da fuori se ne accorgerebbe della differenza e dei caratteri positivi del proprio apiario e delle proprie famiglie sviluppatisi nel tempo... certo ci vuole pazienza e costanza e come dice giustamente alessandro il cliente vuole il prodotto già pronto e confezionato senza sbattersi...
come diceva qualcuno forse la diversità che è la vita salverà il mondo e quindi forse il futuro sono gli ibridi visto che mi pare di capire che la situazione ligustica pura sia compromessa o quantomeno di difficile soluzione
con internet poi si importa di tutto: carniche, caucasiche, ecc....un bel minestrone difficile da risolvere...  |
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