
apicoltura
|
discussioni di apicoltura
|
|
Castagno malato?
Utenti che stanno guardando questo topic:0 Registrati,0 Nascosti e 0 Ospiti Utenti registrati: Nessuno
|
       |
Autore |
Messaggio |
Valerio M
Sesso:  Età: 29 Registrato: 23/01/14 18:17 Messaggi: 58
Località: Reggio Calabria Interessi: apicoltura, ciclismo, pesca, calcio, giochi di strategia Impiego: laureando scienze economiche Sito web: http://www.ciclijiriti.it
|
|
Ragazzi mi è giunta voce che qui da me in calabria il raccolto del castagno è stato pressoché ridicolo come d'altronde tutta l'annata. Ma oltre a farmi notare una scarsa rendita a livello di importazione, i miei amici mi hanno portato a conoscenza di una malattia che sta attaccando il castagno in questi ultimi anni.
Un "verme cinese" che attacca la pianta e oltre a farla rendere meno, riduce il tempo della fioritura e riduce anche la produzione delle stesse castagne. Oltre a questo fatto già grave di per se, i miei amici hanno denotato un'infestazione di varroa collegata secondo loro al fatto che le loro api hanno lavorato sul castagno.
Gradirei se è possibile qualche altra notizia da parte vostra, sperando sempre che le cose migliorino  |
|
Torna in cima |
|
Anonymous
|
|
Si tratta del cinipide Che insieme un'altra malattie del castagno che chiamano cancro Lo indeboliscono lo fanno seccare.....
Per quanto riguarda la infestazione sul castagno nn ho capito cosa intendi
le api si reinfestano solo a causa dì altre api o per cause umane e la ibfetqzione dipende da molti altri fatyoricome il clima
La varrà senza api muore in ventiquattro ore |
|
Torna in cima |
|
Spostato: Ven Ago 22, 2014 9:08 am da davidesv da Tecniche apistiche a Flora |
Italo
Sesso:  Età: 37 Registrato: 11/12/14 12:48 Messaggi: 4
Località: Italia
|
|
Purtroppo è un problema che sta flagellando tutto il sud Italia |
|
Torna in cima |
|
spinus73
Sesso:  Età: 44 Registrato: 23/10/14 20:19 Messaggi: 572
Località: Fara Gera d'Adda (BG) Interessi: Spazi verdi, funghi e A.R. Impiego: Apicoltore Sito web: http://www.addamiele.it/.
|
|
Solo gli utenti registrati possono vedere le immagini! Registrati o Entra nel forum! |
Lotta alla vespa cinese del castagno
La vespa cinese (Dryocosmus kuriphilus Yasamatsu) è uno degli insetti più dannosi per il castagno. Simile ad una piccola vespa lunga circa 2,5 mm, è originario del nord della Cina: era sconosciuto in Italia fino al 2002, anno in cui è stato accidentalmente introdotto, ed oggi è segnalato in varie regioni italiane, tra cui l'Emilia-Romagna, dove i primi focolai sono stati segnalati nel 2008.
La presenza del parassita si manifesta con le caratteristiche galle (ingrossamenti di forma tondeggiante e dimensioni variabili da 5 a 20 mm di diametro, di colore verde o rossastro) che, in caso di forti attacchi, rallentano lo sviluppo vegetativo delle piante e riducono drasticamente la fruttificazione, pur senza portare le piante alla morte. All'interno delle galle ci sono le larve dell'insetto, che in estate danno origine alle piccole vespe adulte, le quali depongono subito le uova nelle gemme presenti in quel momento sulla pianta. Le larve trascorrono autunno e inverno all'interno delle gemme senza che esternamente vi siano sintomi particolari; in primavera, alla ripresa vegetativa, la presenza delle larve determina una forte reazione nelle gemme, con la formazione delle galle su foglie e germogli.
La vespa cinese si diffonde mediante il materiale di propagazione infetto e grazie al vento, che può trasportare le femmine adulte fino a 10-15 km dalla pianta in cui sono sfarfallate. Va considerato che la popolazione di vespa cinese è composta da sole femmine, per cui è sufficiente l'arrivo di un solo insetto in un castagneto per propagare l'infestazione.
Gli insetticidi non sono efficaci per il controllo della vespa cinese, perciò il Servizio Fitosanitario della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l'Università di Torino, sta sperimentando la lotta biologica mediante l'impiego di un nemico naturale, un piccolo imenottero - Torymus sinensis - in grado di parassitizzare le larve di vespa cinese (di seguito, nella sezione Documenti, la nota dal titolo "Programma per il controllo della vespa cinese in Emilia-Romagna" riporta una sintesi del progetto). Purtroppo il parassita non può essere allevato in grandi quantità in laboratorio, perciò è necessario favorirne l'adattamento e la proliferazione nei nostri ambienti montani. Per questo in varie zone dell'Appennino (tra cui aree del comune di Sasso Marconi) sono stati liberati adulti dell'imenottero parassitoide nei pressi di giovani castagni con presenza di galle, segno inconfondibile della presenza della vespa.
Per cercare di contrastare la diffusione dell'insetto deve essere utilizzato soltanto materiale vivaistico munito di passaporto delle piante e proveniente da zone esenti, sulla base di quanto stabilito dal Decreto Ministeriale 30 ottobre 2007 (disponibile di seguito nella sezione Documenti). Il materiale destinato alla propagazione (gemme e marze) proveniente dalle aree con presenza dell'insetto non può essere portato al di fuori della zona di insediamento, e lo spostamento all'interno della zona infestata deve essere richiesto al Servizio Fitosanitario Regionale. Il taglio delle galle può essere utile solo precocemente (maggio-giugno) e nei casi di scarsa infestazione. In tutte le altre situazioni, specialmente nelle località in cui sono in atto iniziative di lotta biologica, il taglio delle galle è controproducente perché potrebbe ostacolare la diffusione di T. sinensis. Inoltre il taglio è sempre da evitare in autunno, quando le galle sono state abbandonate dalla vespa cinese ma potrebbero contenere dei parassitoidi indigeni. _________________ Luca
------------------------------------------------------
È difficile creare idee, è facile creare parole
------------------------------------------------------ |
|
Torna in cima |
|
pescky
Sesso:  Età: 36 Registrato: 25/03/14 09:10 Messaggi: 42
Località: fermo
|
|
anche qua da me nelle mie castagne sta facendo un macello sto perdendo tutta la macchia. Abbiamo provato con una lotta biologica introducendo un predatore di questa vespa ma ci vorranno degl'anni per far si che si raggiunga un equilibrio... per ora non ho mai fatto il castagno l'anno prossimo volevo portarle su ma prevedo raccolti molto scarsi come quelli di castagne |
|
Torna in cima |
|
Hertz
Sesso:  Età: 33 Registrato: 31/10/13 11:06 Messaggi: 161
|
|
salve
nelle zone piu favorevoli dovrebbe cominciare la fioritura del castagno (fiori maschili che partono prima dei femminili) o sbaglio? |
|
Torna in cima |
|
max1850
Registrato: 26/12/15 17:03 Messaggi: 24
|
|
Ciao,
ma questo cipinide contagia anche le api o solo gli alberi di castagno? Nel senso che uccide le api o gli trasmette qualche malattia oppure riduce solo la produzione di miele?
Max |
|
Torna in cima |
|
Hertz
Sesso:  Età: 33 Registrato: 31/10/13 11:06 Messaggi: 161
|
|
alle api non fa nulla, ne risente solo la produzione di miele, per un apicoltore..
poi "solo" nei casi come il cinipide galligeno (che è la varroa del castagno in pratica) è un termine non riduttivo, di più.
Questo insetto riduce la vigoria dei castagni che non fioriscono più, ergo non producono più castagne ed in fine deperiscono, morendo.
Il classico castagno sativa, cioè il nostro europeo, non ha (al pari del'apis mellifera europea con la varroa) difese contro questo minuscolo e profilicissimo parassita, per questo da anni si usa negli impianti il castagno asiatico (che però è un'altra pianta, evolutasi in un altro areale e con altri ritmi), come dire.. allevo apis cerana perche la mellifera ce la siamo già ampiamente giocata, errori su errori.
Fortunatamente per il castagno, sembra che in alcune regioni stia andando MOLTO bene il rilascio dell'antagonista naturale del cinipide, che non verrà mai debellato, ma potrà essere controllato (o almeno sono finalmente arrivati a farlo in minima parte), il povero antagonista però deve essere distribuito in quantità assurde su un'area drammaticamente vasta (va deposto precisamente sui castagni infestati perchè altrimenti dura poco, risulta inutile e non si propaga).
La mia zona è tra quelle meno interessate dal rilascio dell'antagonista (perchè l'economia qui va su altre colture), quindi già all'interno della stesas regione ti assicuro esserci una differenza abissale, però riconosco con sommo sollievo che il 2015 è stato prodigioso a produzione sia di castagne da frutto che di miele/polline di castagno, segno che anche se marginalmente, anche qui sta migliorando molto la situazione, ti consiglio di informati nello specifico nella tua zona, dove hai o porti le api, perchè purtroppo cambia ancora molto anche di pochi km (in linea d'aria). |
|
Torna in cima |
|
max1850
Registrato: 26/12/15 17:03 Messaggi: 24
|
|
Ok, thanks  |
|
Torna in cima |
|
|
|
|
Non puoi inserire nuovi Topic in questo forum Non puoi rispondere ai Topic in questo forum Non puoi modificare i tuoi messaggi in questo forum Non puoi cancellare i tuoi messaggi in questo forum Non puoi votare nei sondaggi in questo forum Non puoi allegare files in questo forum Non puoi downloadare files da questo forum
|
|